Esercitazione 6: Luigi Franciosini

                                                                                       Beatrice Aiuti e Leonardo Bernardini

Luigi Franciosini

Domanda: Leggendo parte delle relazione dei suoi progetti si percepisce in ognuno di essi la sfida di unire tutte le diverse caratteristiche che rendono un progetto complesso; dal rispetto del contesto urbano alla sostenibilità, all'innovazione e all'esperienza dei fruitori. Quali strategie creative adotta per garantire che tutte queste dimensioni siano armoniosamente integrate nella concezione complessiva della struttura?


Luigi Franciosini è un architetto e professore italiano, laureatosi nel 1986 presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma. Ha successivamente ottenuto un dottorato di ricerca in Composizione Architettonica nel 1988 e è stato selezionato come Fitz-Gibbon Chair Visiting Professor in Architecture presso la Carnegie Mellon University di Pittsburgh nel 1994.La sua carriera accademica ha visto una progressione costante, iniziando come professore a contratto e diventando ricercatore nel 2002. Dal dicembre 2012 è professore straordinario di Progettazione Architettonica ed Urbana presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Roma Tre.Luigi Franciosini ha dedicato la sua attività di ricerca e insegnamento alla relazione tra progetto architettonico e contesto, con particolare attenzione ai riflessi storico-archeologici e paesaggistici. Ha organizzato le Giornate di studi "Architettura e Patrimonio" nel 2015, raccogliendo contributi nazionali ed internazionali.I suoi interessi si concentrano su due principali temi di riflessione: la forma della terra e i principi insediativi. La sua metodologia di progetto si basa sull'analisi interpretativa dei contesti umani e dei paesaggi, integrando la preesistenza archeologica e storica per una corretta strategia operativa.Franciosini ha pubblicato diversi volumi, tra cui "Archeologia e Progetto, paesaggi antichi lungo la via Clodia" nel 2014 e "Architettura e Patrimonio: progettare in un paese antico" nel 2015. Ha anche mostrato interesse nell'architettura funeraria.Nel campo dell'architettura sostenibile, ha partecipato come responsabile alla progettazione di programmi di ricerca come "Solar Decathlon" e "Piranesi Prix de Rome", ottenendo riconoscimenti internazionali.Luigi Franciosini è coinvolto attivamente nella didattica, coordinando laboratori di tesi di laurea e partecipando a programmi di dottorato. È stato responsabile del Corso di Laurea Triennale in Scienze dell'Architettura dal 2013 e membro fondatore del Dottorato Architettura, Innovazione e Patrimonio.Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali, ottenendo premi e riconoscimenti. Nel 2017, ha ricevuto il Prix de Rome per la coll internazionale "Riconnessioni Topografiche nell’Area Archeologica Centrale".

L'architetto Luigi Franciosini ha ultimamente partecipato al concorso per la realizzazione del Progettazione del "Museo della Scienza di Roma", Servizio Pubblico Urbano (Attrezzatura collettiva culturale), nell'ambito del processo di trasformazione urbana dell'ex Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione di Via Guido Reni a Roma. Dopo la lettura della relazione presentata per il concorso, emergono subito le diverse caratteristiche del progetto, evidenziando un approccio attento al contesto urbano, una concezione architettonica innovativa e una forte enfasi sulla sostenibilità ambientale.

Il progetto dimostra una profonda coerenza con il contesto urbano in cui è inserito. Si sforza di integrarsi armoniosamente con gli Stabilimenti Militari preesistenti e la città circostante, mantenendo l'antico recinto e facendolo diventare parte integrante del complesso museale. Il dialogo con le caratteristiche urbane, come il castrum militare, le vie, gli slarghi ei filari di tigli, evidenzia una sensibilità verso la storia e l'architettura della zona.
L'architettura cerca di amplificare l'esperienza urbana attraverso elementi architettonici emergenti, come i canali contorti del MAXXI, la calotta sferica dello stadio Flaminio e le torri solari. Questi elementi sembrano contribuire a un'immagine urbana intensa e dinamica, creando un contesto ricco di avvenimenti eccezionali in dialogo tra loro. L'impianto architettonico offre due approcci distinti, uno libero e uno controllato. La disposizione delle funzioni aperte al pubblico in continuità con la piazza e la copertura evidenzia una volontà di promuovere l'inclusione sociale. L'edificio si apre ai flussi della città, favorendo l'interazione e l'integrazione con la comunità circostante. La concezione tipologica si basa su chiari principi compositivi, come la conservazione del recinto e l'indipendenza strutturale del museo. L'organizzazione museografica propone un approccio flessibile e multifunzionale, con diversi livelli fuori terra e sottosuolo, consentendo una varietà di spazi per esposizioni, attività didattiche e ricerca. Il progetto incorpora principi di sostenibilità ambientale, evidenziati dall'uso di acciaio cor-ten per la struttura esterna, un materiale riciclabile al 100%, e dalla presenza di un tetto giardino fruibile. Le torri impiantistiche svolgono una duplice funzione, agendo come sostegno per la captazione delle acque piovane e per la produzione di energia rinnovabile, rappresentando un esempio di innovazione ecologica.
Il progetto è un esempio di integrazione armoniosa tra architettura, contesto urbano, sostenibilità e innovazione, con una particolare attenzione all'esperienza del visitatore e alla relazione con la comunità circostante.






POLO SCOLASTICO DI ECCELLENZA ALBERGHIERO EDAGROALIMENTARE AD ARIANO IRPINO.  

La demolizione dell'hotel Giorgione ha determinato una lacuna urbana nel tessuto di Ariano Irpino, che offre l'occasione di ripensare una parte di città, da destinare a servizi e spazi pubblici, in stretto rapporto con il contesto che l'accoglie.
Il nuovo edificio, collocato tra la strada matrice di crinale e la parallela di mezzacosta, è sensibile ai temi della città storica e ne assume i caratteri.
Conforma gli invasi, in linea con la tradizione della piazza storica italiana in condizioni collinari, come a Gubbio, Viterbo, Todi.
Risolve lo scarto orografico con rettifiche basamentali a sostegno delle fabbriche in elevazione.
Ridisegna il profilo della città assumendo l’assetto del palazzo pubblico in un sistema che alterna schiere a palazzi.
Descrive il rapporto tra organizzazione sociale e architettura della città, tra forma della costruzione e rappresentazione dell’istituzione pubblica, come la Cattedrale, il Municipio, il Castello.

  • Contesto Attuale:
  • - L'area d'intervento si configura come uno slargo nel vuoto lasciato dalla demolizione dell'Hotel Giorgione.
  • - Apertura verso nuove logiche insediative e relazioni significative tra vecchi e nuovi edifici, piazza e paesaggio circostante.
  • Inserimento del Complesso Scolastico nel Contesto Urbano:
  • - Il nuovo complesso scolastico si integra nel contesto urbano attraverso la forma delle sue parti e l'ordinamento dei modi d'uso.
  • - Ricerca di ri-significazione e valorizzazione delle qualità dell'antico invaso, contribuendo alla definizione di una nuova identità della piazza.
  • Configurazione dell'Invaso Urbano:

  • - Il nuovo invaso favorisce il rallentamento e la sosta, assumendo caratteri di piazza chiusa regolare.
  • - Apertura verso il belvedere a sud e la cordonata di connessione con via D'Afflitto per nuovi orientamenti visivi e relazioni urbane.
  • Architettura del Complesso Scolastico:
  • - L'edificio rappresenta un'architettura della città con organizzazione geometrica semplice in contrasto con il contesto complesso.
  • - Concezione unitaria articolata con basamento compensativo delle differenze altimetriche e due volumi emergenti come punti di riferimento.
  • Organizzazione Funzionale e Tipologica:
  • - Il complesso scolastico privilegia lo scambio con la città, collocando funzioni collettive nel basamento e attività didattiche nei palazzi sommitali.
  • - Flessibilità ed efficienza distributiva attraverso un approccio biennale e triennale.
  • Struttura del Complesso Scolastico:
  • - Suddivisione in basamento/platea e due palazzi in elevazione.
  • - Razionale logica geometrico-modulare che regola lo sviluppo dell'intero impianto.
  • Architettura Sobria e Integrata:
  • - Ricerca di un'immagine sobria e ordinata integrata al carattere urbano di Ariano Irpino e ai suoi valori tipologico-costruttivi.
  • - Utilizzo delle tecniche tradizionali dell'entroterra irpino.
  • Obiettivo della Proposta Progettuale:
  • - Uniformare gli ambiti urbani presenti nella piazza San Francesco.
  • - Concezione unitaria ed omogenea dell'invaso urbano, garantendo sia chiusura passante che permeabilità tramite la terrazza belvedere.




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